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CHIRURGIA
MINI-INVASIVA
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Chirurgia
mini
invasiva
(mini-laparotomia;
laparoscopia)
E’
l’alternativa
alla
chirurgia
tradizionale
per eseguire
l’isterectomia
ed
attualmente
si serve di
strumenti e
metodiche
standardizzate
con le quali
vengono
eseguite nel
mondo oltre
300.000
isterectomie
l’anno. Le
pazienti
operate con
queste
tecniche di
solito hanno
un recupero
postoperatorio
più rapido,
una degenza
più breve,
meno dolore
cicatrici
più piccole
rispetto
alla
chirugia
tradizionale.
Mini-laparotomia
L’intervento
si effettua
attraverso
una
incisione
trasversale
bassa
sull’addome
di non oltre
6 cm (circa
tre dita
trasverse,
quindi molto
più piccola
di un taglio
cesareo),
appena al di
sopra del
pube nella
zona
ricoperta
dai peli.
Con una
tecnica
particolare
si riesce ad
effettuare
pressocchè
ogni tipo di
chirurgia
sull’utero e
sugli
annessi,
riuscendo ad
asportare
attraverso
questa
piccola
breccia
anche uteri
di grosse
dimensioni,
voluminosi
fibromi
uterini
senza
praticamente
limite di
numero, e
cisti
ovariche di
qualunque
volume.
Il limite
più
importante a
questa
tecnica
chirurgica è
dato dalla
natura della
patologia
(non si
devono
operare
tumori
maligni) e
dalla
necessità o
meno di
esplorare o
di operare
nell’alto
addome. Non
richiede
strumentazioni
chirurgiche
particolari,
oltre a
valve lunghe
e strette,
ma solo una
grande
competenza
chirurgica.
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