LO STILE DI VITA
DURANTE LA
GRAVIDANZA
Per “stile di
vita” o “igiene”
della gravidanza
cisi riferisce
alle norme di
comportamento
che devono
guidare la vita
quotidiana della
donna in
gravidanza.
Infatti, anche
se la gravidanza
è una situazione
fisiologica, è
importante
seguire alcune
regole di vita
che aiutano a
conservare lo
stato di salute
e ad evitare
condizioni
patologiche.
Attività
lavorativa
La
donna può
tranquillamente
continuare a
lavorare durante
la gravidanza,
purchè non si
tratti di un
impegno fisico
troppo gravoso o
che comporti
rischio di
traumi o
esposizione ad
agenti ed
ambienti
potenzialmente
tossici. Per
impegno gravoso
si intendono
anche attività
domestiche,
sportive o di
svago
particolarmente
pesanti.
La legislazione
italiana prevede
l' astensione
obbligatoria dal
lavoro per gli
ultimi due mesi
di gravidanza ed
i primi tre mesi
dopo il parto.
In caso di
patologie della
gravidanza si
può fare,
allegando
opportuna
certificazione
medica,
richiesta di
astensione
anticipata dal
lavoro.
Nutrizione in
gravidanza
Le gestanti e le
donne che
intendono avere
una gravidanza
devono essere
informate che
l’aggiunta di
acido folico
alla dieta, da
iniziare tre
mesi prima del
concepimento e
continuare fino
alla 12°
settimana di
gestazione,
riduce del 70 %
il rischio nel
feto di
sviluppare un
difetto del tubo
neurale
(anencefalia,
spina bifida).
La fonte
principale è
rappresentata
dagli alimenti;
pertanto è
consigliabile
seguire una
dieta contenente
abbondanti
quantità di cibi
naturali ricchi
di folati come
verdure, legumi,
nocciole, noci,
uova, frutta,
patate e cereali
assunti a
colazione. La
dose
raccomandata è
di 400
microngrammi al
giorno.
L’aggiunta di
ferro alla dieta
non deve essere
prescritta di
routine a tutte
le donne, perché
non migliora la
salute materna e
fetale e può
presentare
spiacevoli
effetti
collaterali.
L’aggiunta di
vitamina A
(quando supera i
700
microngrammi) è
da evitare
perché
potenzialmente
teratogena.
Poiché il fegato
e gli estratti
di fegato
contengono
grandi quantità
di questa
vitamina,
anch’essi sono
da evitare.
Non vi sono dati
sufficienti per
valutare
l’efficacia
della vitamina D
in gravidanza;
mancando prove
sul beneficio
della sua
azione, non
dovrebbe essere
prescritta di
routine a tutte
le donne.
La gravida deve
evitare sia il
digiuno
prolungato, che
comporta rischi
di ipoglicemia,
sia pasti troppo
abbondanti, che
causano
iperglicemia e
iperlipidemia.
A ciò si
aggiunge, già
nel primo
trimestre di
gravidanza, una
modificazione
del senso del
gusto, che torna
alla norma sei
mesi dopo il
parto, con
avversione per
le carni rosse e
preferenza per
gelati, dolci,
cioccolata,
frutta, pesce,
cibi salati.
Tutto ciò
comporta per la
gravida la
necessità di
controllare
precocemente le
abitudini
alimentari
scegliendo
opportunamente
gli alimenti e,
soprattutto,
suddividendoli
in pasti piccoli
e frequenti.
Nel primo
trimestre è
frequente la
nausea ed il
vomito, che
talora comporta
una riduzione
del peso
corporeo. La
terapia
antiemetica con
dimenidrato,
buclizina,
meclozina,
idrossizina,
mepiramina,
prometazina o
tietilperazina
riduce la nausea
(OR 0,17, 95% Cl
da 0,13 a 0,21),
ma provoca
sonnolenza. La
vitamina B6
(piridossina)
riduce la nausea
senza effetti
collaterali, ma
non esistono
sufficienti dati
per
raccomandarne la
somministrazione
di routine.
Raccomandazioni
dietetiche
- La dieta
deve essere
variata: è
necessario
consumare
tutti i
giorni
alimenti
ricchi di
ferro, di
calcio e di
proteine
(carne,
uova, legumi
freschi,
formaggi
freschi,
pesce di
mare) da
distribuire
durante la
giornata in
cinque
pasti,
piccoli e
frequenti, a
distanze
regolari.
- Bisogna
evitare un
consumo
eccessivo di
zucchero,
dolci,
cioccolata,
frutta.
- Non
bisogna mai
saltare un
pasto, anche
in mancanza
d’appetito;
bisogna
evitare il
digiuno
prolungato.
Ultimo
spuntino
prima di
andare a
letto e
prima
colazione
più presto
possibile.
- È
opportuno
l’autocontrollo
settimanale
dell’aumento
ponderale,
che deve
essere
rapportato
al peso
pre-gravidico.
- È
consigliabile
una moderata
attività
fisica.
- Le donne
obese prima
della
gravidanza
devono
controllare
più spesso
la pressione
arteriosa,
la glicemia,
la crescita
fetale ed il
volume del
liquido
amniotico;
inoltre
devono
aumentare
poco di
peso.
Le infezioni
alimentari
Le
gestanti
dovrebbero
cercare di
evitare
infezioni
trasmesse con il
cibo ed in
particolare il
rischio di
listeriosi:
- bere
solo latte
pastorizzato
- evitare
i formaggi
soffici
maturati
come
Camembert,
Brie,
Gorgonzola
etc, mentre
i formaggi
duri e i
formaggi di
malga o
trattati non
sono a
rischio
- evitare
pâté di ogni
tipo,
compreso i
pâté
vegetali
- evitare
cibi già
pronti crudi
o poco cotti
Le gravide
devono evitare
la salmonella:
- evitare
uova crude o
poco cotte e
cibi che le
contengono
(come la
maionese)
- evitare
cibo crudo o
poco cotto
come pollame
Farmaci in
gravidanza
Pochi
farmaci sono
realmente utili
in gravidanza e
dovrebbero
essere comunque
utilizzati con
parsimonia e
solo quando i
benefici
superano i
rischi. Pertanto
è buona norma in
gravidanza fare
uso di farmaci
solo in caso di
effettiva
necessità, e su
indicazione del
medico
curante.Il
periodo della
gravidanza più
critico è il
primo trimestre;
in questo
periodo infatti
è in corso la
formazione degli
organi fetali
che potrebbe
pertanto essere
danneggiata
dall'azioni di
farmaci, con
conseguente
rischio
malformativo. E'
comunque
necessaria molta
attenzione anche
in altri periodi
della
gravidanza,
perchè l'
eventuale
utilizzo di
farmaci
controindicati
può comunque
comportare danni
per il feto, con
meccanismi di
azione di vario
genere. Si
raccomanda
pertanto di
attenersi sempre
scrupolosamente
alle indicazioni
ricevute dal
medico curante.
Questo vale
anche per i
farmaci da banco
senza ricetta.
Esercizio fisico
in gravidanza
Iniziare o
continuare una
moderata
attività fisica
non è
controindicata
in gravidanza.
Alcune attività
sportive (sport
da contatto, con
alto impatto o
con attrezzi)
che possono
causare rischio
di trauma
addominale,
cadute o
eccessivi
carichi
articolari,
oltre al nuoto
subacqueo, sono
assolutamente da
evitare poiché
possono causare
danni fetali.
Attività
sessuale
Non vi sono
di
controindicazioni
ai rapporti
sessuali in una
gravidanza
fisiologica. In
una gravidanza
invece in cui vi
sia minaccia
d’aborto o di
parto prematuro
sarà opportuno
limitare l'
attività
sessuale.
Alcool e fumo in
gravidanza
L’eccesso di
alcool danneggia
il feto, perciò
il suo consumo
in gravidanza
dovrebbe essere
limitato a non
più di una unità
standard al
giorno (pari a
circa un
bicchiere
piccolo di vino
o mezza birra).
I rischi
specifici del
fumo (rischio di
feto a basso
peso o
pretermine) sono
tali che va
enfatizzato il
beneficio di
smettere di
fumare in
qualunque
momento della
gravidanza e le
donne vanno
incoraggiate in
questo senso.
Uso di cannabis
in gravidanza
L’effetto
diretto della
cannabis sul
feto è incerto,
ma
potenzialmente
dannoso, per cui
va scoraggiato.
VIAGGI
In una
gravidanza
fisiologica non
vi sono
controindicazioni
particolari.
Viaggi in aereo
I viaggi aerei
di lunga durata
sono associati
ad aumento di
rischio di
trombosi venosa,
sebbene non sia
chiaro se tale
rischio aumenti
ancora di più in
gravidanza.
L’uso di calze
compressive è
efficace nel
ridurre il
rischio.
Viaggi in auto
Attenzione
all’uso delle
cinture di
sicurezza:
cintere con
aggancio in tre
punti e cinte
passato “al di
sopra” e “al di
sotto” del
pancione, non
“sopra”.
Viaggi
all’estero
Informarsi
accuratamente
sul viaggio
aereo e sulle
vaccinazioni
necessarie prima
del viaggio.