SENOLOGIA
AUTOESAME DEL
SENO
L’esame viene
eseguito dal
medico, di
solito il
ginecologo o il
senologo. Dopo
aver scoperto il
torace si
esaminano le
mammelle per
valutarne la
forma ed il
volume, le
caratteristiche
del capezzolo e
della cute.
Quindi, usando i
polpastrelli
delle dita, si
palpa
delicatamente la
ghiandola ed il
tessuto delle
ascelle. In
questa occasione
è opportuno
chiedere al
medico di
insegnarvi la
tecnica.
CONOSCENZA DEL
SENO ED
AUTOESAME
A partire
dall’età di 20
anni le donne
dovrebbero
essere informate
dell’utilità e
dei limiti
dell’autoesame
del seno. Devono
imparare a
conoscere il
proprio seno e
riferire
qualunque
modificazione
sospetta al
proprio medico:
non tutte le
modificazioni
sono
necessariamente
legate ad una
malattia, in
particolare al
cancro.
La donna può
scegliere
liberamente se
valutare solo in
base alla
conoscenza del
proprio seno,
oppure se
praticare
regolarmente
l’autoesame:
l'importante è
riferirsi ad uno
specialista ad
ogni minimo
dubbio.
Tecnica
dell’autoesame
Il momento
migliore per
l’esame del seno
è quando le
mammelle non
sono dolenti e
congeste. Si può
fare l’autoesame
anche durante la
gravidanza e
l’allattameno o
in presenza di
protesi, ma
bisogna farsi
spiegare bene
dal medico i
confini della
protesi.
Sdraiati e poni
il braccio
destro sotto la
testa. L’esame
si fa da
sdraiata e non
in piedi. Questo
perché stando
distese il
tessuto mammario
si spande
regolarmente
sopra il torace
assottigliandosi
e rendendosi più
facilmente
palpabile.
Usa i
polpastrelli
delle tre dita
medie della mano
sinistra per
palpare la
mammella destra.
Utilizza dei
movimenti
circolari
regolari,
dell’ampiezza di
una monetina,
per palpare
l’intera
mammella.
Usa tre
differenti
livelli di
pressione per
palpare tutta la
ghiandola
mammaria. Una
pressione
leggera è
necessaria per
palpare il
tessuto vicino
alla cute; una
pressione media
per palpare un
po’ più in
profondità; una
pressione decisa
è utile vicino
al torace e alle
coste. Una
cresta fissa di
tessuto è
normale lungo la
curva inferiore
del seno (solco
inframammario).
Fatti confermare
dal medico se la
tua palpazione è
fatta con la
tecnica giusta.
Palpa tutta la
mammella
spostandoti
dall’alto in
basso e dalla
zona laterale
verso la zona al
centro del
torace. Questo
tipo di
movimento è
quello che copre
con maggior
sicurezza tutta
la mammella.
Con la stessa
modalità palpa
la mammella
sinistra usando
la mano destra.
In piedi davanti
allo specchio
osserva
eventuali
alterazioni
nella forma e
contorno dei
seni, della
pelle o presenza
di retrazioni o
ulcerazioni
cutanee. Metti
le mani sui
fianchi e premi:
osserva ora se i
seni o i
capezzoli si
modificano. Alza
il braccio e
ricerca
eventuali
rigonfiamenti o
avvallamenti
della pelle che
ricopre il seno.
Controlla ogni
parte del seno
fino alla
spalla. Spremi
dolcemente il
capezzolo e
controlla
eventuali
fuoriuscite di
liquido. Alza
leggermente il
braccio e palpa
il tessuto sotto
l’ascella con la
mano dell’altro
lato. Se palpi
nodularita' o
gonfiori, o vi
e' una
secrezione di
qualunque tipo,
rivolgiti
immediatamente
al medico.
Questa
tecnica per
l’autoesame è
frutto di una
rivalutazione
della
letteratura che
dimostra che la
palpazione da
sdraiata, la
suddivisione per
aree e
l’andamento
della palpazione
verticale con
differenti
pressioni
migliora
l’abilità nel
percepire aree
anormali da
parte della
donna.
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